Descrizione
L’effetto che l’opera di Cipriano Vagaggini ebbe nella seconda metà degli anni ’50, in Italia e in Europa, fu un fatto sorprendente. Per la prima volta un teologo “sistematico” come Vagaggini dedicava un’intera opera al “senso teologico della liturgia”. Ne venne, da parte dei liturgisti, molta ammirazione ed entusiasmo; da parte dei dogmatici, invece, sorse qualche sconcerto e molte alzate di spalle. Dopo quell’evento editoriale e accademico, e anche grazie ad esso, maturò un percorso ecclesiale complesso, che preparò dapprima le prime riforme sotto Pio XII, poi la grande stagione del Concilio Vaticano II e infine la articolata Riforma Liturgica.
A distanza di quasi 60 anni da quel libro possiamo dire che oggi molti soggetti ecclesiali aspettavano un lavoro – paziente e appassionato – di rilettura del contributo vagagginiano alla luce degli sviluppi che il suo tema ha “trovato” in questo recente passato. Elena Massimi ha colmato questa attesa e ci offre in questo volume il frutto della sua ricerca sul Vagaggini edito e inedito, compreso e incompreso, accolto e rifiutato, assecondato e ostacolato, ascoltato e ignorato.