Descrizione
Urge ridare anima alla presenza e alla mediazione dei cristiani nella vita sociale e politica. Un cristiano è chiamato ad essere presente nella città non tanto perché fa delle opere, quanto perché lascia trapelare il senso cristiano della vita, cioè porta nella vita ordinaria-quotidiana-feriale, qualcosa che ha del mistero, dell’ineffabile, dell’inesprimibile. Dall’esperienza liturgica il cristiano è formato, plasmato, illuminato e orientato a favorire l’edificazione della comunità civile, facendo propria quella prospettiva escatologica, che consentirà di operare sempre fattivamente dentro le situazioni della storia, guardando oltre, liberi dalle leggi della necessità e dall’opportunismo.